CREDOINUNSOLODIO
Dramma
LO SPETTACOLO
Tre donne. Una giovane studentessa universitaria palestinese pronta a diventare martire per la causa a vent’anni. Una professoressa israeliana benestante aperta al dialogo con la controparte fino a quando i fatti della vita non stravolgono il proprio credo. Una soldatessa americana, buttata in mezzo ad un conflitto che non comprende, addestrata ad intervenire scegliendo sempre “quello che conviene”. Sono le protagoniste di questa storia. Tutte e tre sono legate tra loro – a loro insaputa – da un comune destino. Lo spettatore, attraverso il serrato susseguirsi delle scene, non potrà far altro che seguire l’intreccio delle loro vite sino al compiersi di quel destino già segnato in un conto alla rovescia inesorabile, osservando i loro tre punti di vista differenti. Una storia non banale che alla fine – auspichiamo - indurrà gli spettatori di tutte le età a porsi qualche domanda in più sul senso del conflitto e della tolleranza.
NOTE DI REGIA
Stefano Massini, classe 1975, è stato assistente di Luca Ronconi dal quale è stato spinto alla scrittura di propri testi. Un’intuizione felice dato che nel 2013 a Massini viene assegnato il Premio Ubu per il complesso della sua produzione drammaturgica. Credoinunsolodio è un testo che ben rappresenta lo stile di questo autore italiano. Una scrittura impegnata su problematiche contemporanee, ma che, ad uno sguardo più ampio, sono ricorrenti nella storia dell’uomo. Una scrittura che risponde, forse, alla più viva aspirazione del teatro: indurre lo spettatore a riflettere di fronte agli accadimenti della vita non tanto fornendo risposte, bensì ponendo domande che scuotano le coscienze. Il conflitto israelo-palestinese e la questione della convivenza dei due popoli nella Terrasanta delle tre religioni abramitiche, pare essere un tema distante – di difficile comprensione - per noi europei e cristiani. Eppure ci riguarda come membri di questa società interconnessa, dove le notizie corrono in frazioni di secondo. Ma ci interessa? No. Non ci sentiamo coinvolti. Semplicemente cambiamo canale di fronte a certe immagini del telegiornale, oppure scrolliamo lo schermo dei nostri smartphone su una notizia di più facile comprensione. La scelta di mettere in scena questo testo, invece, ci è apparsa necessaria proprio per cercare di ricordare, prima di tutto a noi stessi, che una questione come quella del conflitto israelo-palestinese tocca corde nascoste che risuonano anche in noi cittadini europei contemporanei, scossi nella nostra quotidianità dai recenti attentati terroristici in Belgio, Francia, Germania, Regno Unito e Spagna.
TESTO
Stefano Massini
CON
Marta Morando, Loredana Isoldi e Simona Secoli
SCENOGRAFIA
Emanuela Contarin
REALIZZAZIONE SCENICA
Compagnia Teatrale Spasso Carrabile
LUCI
Jean Louis Leuba
MUSICHE
Matteo Campagnoli e Guglielmo Berzano
REGIA
Matteo Campagnoli
PREMI E RICONOSCIMENTI
"Miglior spettacolo" al premio "Un PO di teatro 2018" FITA Piemonte a Leinì
"Miglior spettacolo giuria giovani" al premio Città di Orbassano (TO) |